mercoledì 7 gennaio 2015

Decrescita, Complottismo e Anti-naturalismo filosofico.


Ultimamente mi è capitato sempre più spesso di imbattermi in articoli, post, e siti internet "complottisti" che affrontavano l'argomento della decrescita ed esprimevano pensieri decisamente Anti-naturalistici.

La cosa che certamente mi ha lasciato perplesso è sicuramente il modo in cui queste persone hanno criticato in modo molto animato la diffusione della pratica della cosiddetta "Decrescita Felice" e la diffusione di filosofie come quella dell'Ecologia profonda.
Non vi do i link per il semplice fatto che non voglio fare pubblicità a certe cose, anche perché so bene che per internet girano anche questi siti che scrivono fesserie con l'unico scopo di attirare visualizzazioni (e quindi fare soldi grazie alla pubblicità.
Tuttavia ho avuto modo anche di scambiare due chiacchiere con una persona che era davvero fermamente convinta di tutto questo, quindi tutto ciò mi da da pensare... perché significa che esiste davvero gente che la pensa in questo modo e che crede davvero nelle fesserie che dice (e che sente dire dagli altri).

Però prima di iniziare a fare le mie considerazioni su questo fenomeno che sta prendendo sempre più piede, è bene che io scriva due righe riguardo a ciò che io intendo per "Anti-naturalismo filosofico" e riguardo anche al concetto di "complottismo" e di "Decrescita felice".



Per Anti-naturalismo filosofico intendo tutte quelle correnti di pensiero che vedono nella Natura (o nell'entità dietro ad essa) un qualcosa di malvagio, crudele, oppressivo e schiavizzante
Queste correnti di pensiero considerano la natura come un qualcosa da cui ci si deve liberare, ed in alcune correnti religiose gnostiche giudeo/cristiane essa è una realtà creata dal famigerato "Demiurgo". Entità malvagia, ovviamente, che ha creato questa realtà con l'unico scopo di tenerci intrappolati qui.
Il compito dell'uomo, quindi, è quello di elevarsi al di sopra della natura, manipolandola secondo standard umani. Inoltre tali correnti di pensiero vedono nella morte e nella malattia la prova tangibile del fatto che la natura è crudele e malvagia. Il compito dell'uomo quindi è quello di sconfiggere sia la malattia che la morte, oltre a tutte le altre ingiustizie perpetuate (e premiate, a loro avviso) dalla natura.

Capite anche voi che queste correnti di pensiero sono PERICOLOSISSIME, la massima espressione del sentimento antropocentrico.

Se a tali pensieri ci aggiungiamo anche le teorie dei complottisti, il gioco è fatto.
Ma che cos'è il complottismo? Per chi ancora non lo sapesse, vengono chiamati "complottisti" tutti coloro che credono nelle cosiddette "teorie del complotto", che sono fra le più disparate e controverse.
Principalmente il pensiero complottista potrebbe esser riassunto dicendo che essi credono che attualmente il mondo è governato in segreto da diverse organizzazioni che sono tutte collegate alla massoneria.
Il Nuovo Ordine Mondiale (NWO l'abbreviazione in inglese) è il responsabile di molte cose negative che accadono. Il suo scopo è quello di dividere, confondere e controllare i popoli di tutto il mondo. Molte correnti cristiane-complottiste considerano il NWO come il dominio di Satana descritto nel libro dell'apocalisse.
Il NWO viene spesso tirato in ballo in praticamente ogni occasione. Dal controllo del clima, fino alla guerra climatica; l'HAARP ed il controllo mentale; scie chimiche; gli OGM; il fluoro nei dentifrici; l'adozione dei microchip sottocutanei in America ed addirittura il possibile coinvolgimento di entità extraterrestri nelle vicende storiche moderne.

Ora i complottisti a quanto pare, se la stanno prendendo anche con il fenomeno in continuo aumento della cosiddetta "Decrescita felice", non che con il pensiero dell'Ecologia profonda stessa.
Naturalmente nemmeno il M5S rappresentato da Beppe Grillo è stato risparmiato da queste accuse.
In più volte nei suoi discorsi Grillo ha fatto intendere di essere a favore della decrescita o, quanto meno, ad una crescita più responsabile.
Ma che cos'è la decrescita felice?
Potremmo definirla uno stile di vita alternativo a quello proposto dalla società moderna. Una specie di "ritorno alle origini", un ritorno ad uno stile di vita più lento, genuino e semplice, decisamente più in linea con i ritmi ed i cicli della Natura.
C'è da dire riguardo a questo che non tutti coloro che sono a favore di una "decrescita" sono contrari a priori alla tecnologia. Poi beh certo ci sono anche gli estremisti in questo campo, che rifiutano ogni tipo di tecnologia... ma qui si inizia già a parlare di utopia.
Io ad esempio sono a favore della decrescita, ma non sono affatto contrario a tutta la tecnologia anzi, più che alla tecnologia io sono contrario all'uso che ne fa l'uomo attualmente. (che è ben diverso)

Le principali accuse mosse da alcuni complottisti nei confronti della decrescita riguardano il fatto che la decrescita non sia altro che l'ennesimo tentativo del NWO di sottomettere il popolo e riportarlo al medioevo, in cui la gente era sottomessa al potere ed alla religione.
Un piano diabolico, che mira a trarre in inganno le persone con "proposte allettanti", facendole vivere nella povertà e nella miseria.
Citando un'articolo in questione (prendo questo perché è l'ultimo che ho letto, ma ce ne sono tanti altri così):
"Il movimento della decrescita non è altro che l'ennesimo movimento reazionario volto a far ritornare l'umanità ad uno stato simile a quello in cui era sotto il dominio Cattolico nei secoli bui del Medioevo, cioè un'umanità che viveva nella penuria, nelle malattie, nella carestia e nel terrore religioso."

Poi continua:
"...questo movimento si è molto sviluppato di pari passo alla crisi economica e alle politiche antidemocratiche di austerità della Commissione Europea"

Il fatto che un qualcosa si sviluppi contemporaneamente ad un fatto negativo (probabilmente opera del NWO) per i complottisti è la prova tangibile del fatto che quella cosa sia opera anch'essa del NWO, sai com'è... l'ordine mondiale crea il problema e poi trova da solo anche la soluzione per confondere le acque.
Questo secondo me dimostra poca onestà intellettuale. Una semplice conseguenza (tra l'altro che segue alla perfezione la legge naturale dell'adattamento, ovvero ogni problema è destinato a generare una soluzione, una risposta) non può essere presa come una prova a dimostrazione di una tesi. Affermare quindi che la diffusione della decrescita sia opera del NWO (e quindi che non sia nata spontaneamente), senza avere nulla in mano... è alquanto presuntuoso.

L'articolo poi continua con tutta una serie di considerazioni che evito di trascrivere, perché più o meno si continua a ribadire il fatto che la decrescita sia opera della massoneria, con il solito stile complottista (ovvero fare insinuazioni basandosi solo su apparenti coincidenze. Es. Se hai a che fare con i Gesuiti sei per forza un massone del NWO).
La decrescita viene poi paragonata ad una setta, o ad un elité ideologica al pari del nazismo. Questa strategia è buona per fare leva sulle paure della gente al fine di screditare un idea od un opinione, in quanto le persone associano subito le parole "setta" e "nazismo" a connotati prettamente negativi. Strano che i complottisti utilizzino le stesse armi che vanno in giro accusando, ovvero quelle del terrorismo psicologico.

Beh mi spiace dirlo, ma questa volta i complottisti hanno fatto un buco nell'acqua bello grosso. Su molte altre cose potrebbero (sottolineo potrebbero) anche avere ragione, ma questa cosa mi sembra davvero una caduta di stile decisamente pessima.
Ma dopotutto qualsiasi cosa tu dica o faccia, per i complottisti sei sempre in combutta con il NWO. Se vai contro il NWO lo fai solo per confondere la gente e se non fai niente sei una povera pecora.
Mi spiace per quei pochi, pochissimi complottisti seri, non meritano di farsi sfigurare e ridicolizzare da chi spesso esagera, scrivendo certe cose.

C'è da dire che molti articoli come questo si basano su un forte pensiero Anti-naturalista e materialista, altrimenti non potrebbero affatto accanirsi in modo così evidente contro fenomeni come la decrescita e l'ecologia profonda. (cioè nemmeno io concordo con tutto quello che dicono i primitivisti o gli anarchici verdi, ma non per questo li attacco!)
Qui un'altro pezzo in cui viene citato il libro di Luca Simonetti, "Contro la decrescita felice":

"La natura è vista come una misteriosa entità benigna a cui l'uomo contemporaneo, stregato dal mercato, continua solo a sottrarre. Basterebbe decrescere un po' e consentire alla natura di donarci spontaneamente, come succedeva una volta. Ma a ben guardare quell'«una volta» non esiste. Da sempre trasformare le risorse naturali in beni fruibili ha richiesto sforzo, organizzazione e mercato. E, come spiega Simonetti, l'uomo stesso con le sue industrie è anch'esso un prodotto della natura. «L'uomo fa integralmente parte della natura, tutte le sue azioni sono eseguite in conformità con essa... Perché l'uomo non può non seguirla: tutte le sue azioni sono compiute a causa di, o mediante leggi fisiche... sicché un lavandino, un aeroplano o la Nona di Beethoven sono altrettanto naturali di una mareggiata o della grandine». A meno che non si intenda con natura il corso spontaneo degli eventi a cui ci si dovrebbe adattare, o peggio una specie di dea. Tolto il fatto che questa sarebbe un'abdicazione alle nostre capacità razionali, sarebbe anche accettare l'inaccettabile perché, come già spiegava John Stuart Mill, «la vera verità è che quasi tutte le cose per cui gli uomini vengono impiccati e imprigionati quando le commettono l'uno verso l'altro, sono azioni quotidiane della natura»."

Ragionamento giusto, almeno in parte. Ciò di cui questo ragionamento non tiene conto è il cosiddetto "libero arbitrio", ovvero della capacità di un essere vivente di fare delle scelte che escano anche dagli schemi prefissati di quelle che a volte noi chiamiamo erroneamente "leggi naturali" (come quella che il più forte vince sempre, una bufala pazzesca già sbugiardata dai fatti e da Darwin stesso).
Quindi secondo il libero arbitrio, un essere vivente può agire contro natura, può rimanere indifferente al problema, o può invece scegliere deliberatamente di collaborare con essa.
Questo ragionamento poi secondo me è anche leggermente negazionista: si viene portati a negare l'impatto che l'uomo sta avendo sul pianeta, si viene a negare l'esistenza del fenomeno della sovrapopolazione ecc...
"tanto l'uomo fa parte della natura"! E' la natura che vuole questo...l'uomo fa solo ciò che la natura vuole...non può disobbedire. Quindi andiamo avanti così che va bene!

Capite anche voi che se si continua a pensarla così, se si continua a voler rifiutare di usare il proprio libero arbitrio, il destino dell'uomo è praticamente segnato.
Il mio non è catastrofismo, è un realismo che si basa su dati certi... cioè voglio dire, solo un cieco non si accorgerebbe delle problematiche ambientali che sono nel mondo e a quello che questi problemi ci stanno portando. Problemi che derivano nella maggior parte dei casi da un pensiero antropocentrico e dalla volontà di piegare la tecnologia al servizio di tale pensiero.

Questo è il vero nemico che andrebbe sconfitto, altro che NWO!


4 commenti:

  1. Se aumentano gli scritti e gli attacchi contro l’Ecologia Profonda e la Decrescita Felice, forse questo significa che le autorità e il mondo “ufficiale” cominciano ad accorgersi che esistono. E, alla lontana, ne temono l’avanzata, che comunque sta avvenendo lentamente, ma senza alcun supporto finanziario. Anche se non credo molto a veri e propri “complotti” di qualcuno o di qualche gruppo, è evidente che sono entrambi movimenti di pensiero poco graditi sia alle istituzioni religiose (soprattutto a quelle che rappresentano le tradizioni nate nel Medio Oriente, cioè le cosiddette religioni abramitiche), sia alle autorità industrialiste-sviluppiste: esiste una chiara alleanza di fatto fra i due gruppi. Per la decrescita la cosa è evidente, mentre per le istituzioni “religiose”: se la Divinità è la Natura, cioè una mente immanente, non c’è alcun bisogno di intermediari…. Per quanto riguarda l'antinaturalismo, è una rabbiosa difesa dell'antropocentrismo, che è diffusissimo ma smentito dalla scienza, anche se non se n'è ancora accorta.

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    1. Grazie Guido per il tuo intervento.
      Anche io la penso come te, inutile dirlo.

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  2. Io credo che i complotti esistano.
    Credo che la decrescita felice sia necessaria.
    Credo che l'ecologia profonda sia la massima filosofia, la più buona.
    Mi sembrano poco seguite, la decrescita felice e l'ecologia profonda, purtroppo ….
    Non saprei dire se fanno parte di un complotto, direi di no.
    .----
    Sono d'accordo con tutto l'articolo che hai scritto, a parte quello che dici della tecnologia.
    La "tecnologia" (assieme alla tecnica) è lo strumento col quale stiamo distruggendo la "vita" sul pianeta Terra.

    Gianni Tiziano

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    1. Ciao Tiziano, grazie come sempre del tuo interesse e del tuo intervento.

      Anche io penso che ora come ora sia necessaria una decrescita, che sia felice o meno. L'essere umano non potrà continuare ad inseguire ancora a lungo il mito della cosiddetta "Crescita infinita", perché se continua così non farà altro che continuare a scavarsi la tomba da solo.
      Anche io credo che l'ecologia profonda sia una delle più belle filosofie esistenti in epoca odierna.
      Per quanto riguarda i complotti, molto probabilmente ne esistono... ma credo anche che non si possano vedere complotti ovunque. Sicuramente esistono anche altre spiegazioni per determinati avvenimenti. La cosa che non si può negare, come ha detto anche Guido, è che vi sono molti interessi e gente pronta ad occultare o ad infangare tutte quelle verità che potrebbero rivelarsi scomode.
      Credo che sia anche per questo motivo che fenomeni come quello della decrescita vengano presi di mira.

      Riguardo alla tecnologia andrebbe specificato, per quel che riguarda la mia posizione, che anche io penso che la tecnologia sia lo strumento col quale noi stiamo distruggendo la vita sul pianeta.
      Però il mio pensiero implica anche che esistano tecnologie non distruttive, che potrebbero anche entrare in simbiosi con la vita stessa, senza alterarne gli equilibri.
      Vi sono alcuni animali che posseggono anche loro una propria tecnica, ma non per questo distruggono l'ambiente che li circonda. Se pensiamo ai castori, ad esempio, notiamo che anche loro fanno uso di una propria tecnica con la quale si costruiscono la tana, creando dighe e modificando il naturale corso di un fiume. Eppure i castori da soli non riesco a distruggere intere foreste, né il loro modificare i fiumi genera distruzione. Anzi, le dighe dei castori formano pozze di acqua stagnante, in cui molte specie di anfibi ed insetti possono riprodursi e vivere tranquillamente. Io credo che la "tecnologia" dei castori sia un esempio perfetto di come un essere vivente possa modificare il proprio ambiente, senza per questo causarne la distruzione.
      Penso inoltre che una vita totalmente priva di tecnologia sia impossibile da vivere per un essere umano, perché credo che infondo la tecnologia faccia parte della natura dell'essere umano stesso.
      Anche le tribù indigene hanno una loro forma di tecnologia. La tecnologia è ciò che ha garantito la sopravvivenza dell'essere umano per milioni di anni.
      Quando si parla di tecnologia solitamente si pensa agli smart-phone, agli aereoplani, alle industrie o alla bomba atomica... ma anche semplici gesti come quello di accendere un fuoco, cucinare, tessere un vestito o costruire un arco sono anch'essi frutto della tecnica. Certo, non quella tecnica a cui noi oggi siamo abituati, però sempre di tecnologia si tratta.

      Ciao!

      Alessandro.

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