mercoledì 16 novembre 2016

Il ritorno dell'Antropocentrismo


Cari amici, fratelli nel Tutto.

Oggi ancora torno a ribadire questo concetto: non esiste nemico peggiore per l’uomo se non l’uomo stesso. Nell’Antropocentrismo questo mondo è nato, ed in esso è destinato a perire. Quanto è difficile far capire alle persone la sottile e fatale insidia che comporta questo atteggiamento...
Ancora ad oggi c’è chi continua a sostenere la superiorità e la priorità dell’uomo sul resto della creazione. Si ragiona ancora per stereotipi soggettivi nonostante la scienza stia dando sempre più prova del contrario.

“Le piante sono esseri inanimati privi di sentimenti o di coscienza” 
“Gli animali sono solo istinto, incapaci di provare emozioni o sentimenti”
“La Terra è stata creata per l’uomo affinché esso la domini e ne tragga giovamento”.... 

Queste e molte altre idiozie sono costretto a sentire ogni qualvolta cerco di aprire gli occhi alle persone riguardo ai danni che questo pensiero ha generato in passato, che sta generando tutt’ora e che ancora genererà se non facciamo nulla per fermare tutto questo. L’uomo continua a giudicare la Natura secondo le sue aspettative, secondo i propri desideri. Ma se ci si fossilizza sulle proprie aspettative e sui propri desideri non si aprirà mai il proprio cuore alla verità.

lunedì 19 settembre 2016

La vendetta del clima.



Le notizie scorrono nei telegiornali, quasi come le scene di un opera teatrale, le notizie si susseguono sipario dopo sipario.
La cosa triste è che alle notizie davvero importanti viene lasciato un tempo molto ristretto ed un approfondimento quasi nullo. I mass media non si fanno scrupoli ad andare ad indagare la vita privata delle persone comuni o dei personaggi di spicco. Si parla dell'economia, dello SPREAD, della disoccupazione, della crescita, del terrorista di turno, della donna vittima di violenze, di quello che fa o non fa Renzi o, in alternativa, si infanga il Movimento 5 Stelle...
Ma avete mai notato che quando nel mondo succede qualche catastrofe, i mass media si focalizzano soprattutto sui danni e sulle persone morte? Mai una parola e dico MAI una che colleghi tutto questo a ciò che sta accadendo realmente al nostro mondo.
Certo, ogni tanto se ne parla distrattamente, ma poi qualche giorno dopo tutti se ne sono dimenticati. Persino su internet è difficile affrontare l'argomento senza venire visti come delle specie di "profeti di sventura".
Viene fatto di tutto per sminuire la situazione, per nascondere la gravità di tutto questo.
Programmi televisivi che trattavano di questi argomenti, come ad esempio "Scala Mercalli", sono stati oscurati e tolti dal palinsesto.
Adesso sono pure comparsi degli "esperti" che vorrebbero farci credere, secondo non so quale ricerca, che il riscaldamento globale è soltanto una favola per creduloni e che l'uomo in realtà non ha alcuna colpa di ciò che sta accadendo. Sono i cosiddetti sostenitori della prossima e imminente era glaciale. Secondo loro tutto ciò è soltanto il normale e fisiologico cambiamento climatico che precede un era glaciale. Tutto a posto dunque. Andiamo avanti così che andiamo bene. Non è colpa nostra.
Ma ne siamo davvero sicuri?
Quello che non può essere in alcun modo negato comunque è che il clima sta cambiando, persino le vecchiette che fanno la spesa al mercato rionale si lamentano che "non c'è più il tempo di una volta".
Il tempo cambia velocemente da un momento all'altro, il giorno prima c'è il sole con 32°C e il giorno dopo arriva una perturbazione intensa che porta pioggia e un drastico e repentino calo delle temperature, che può arrivare persino a 10°C in meno.
Tutti notano questo cambiamento, ma nessuno riesce davvero ad associare tutto questo alla nostra condotta (oppure semplicemente non vogliono associarlo). Eppure è una cosa così semplice e scontata, il problema è che nessuno ci pensa! Ci si limita a lamentarsi se piove o se c'è il sole, se c'è il vento o la tempesta... ci si limita a dire "Il tempo è pazzo", ma nessuno va mai affondo in queste affermazioni. La colpa non è del tempo, la colpa è nostra

domenica 4 settembre 2016

Riflessioni di fine estate


Anche quest'anno l'estate sta lentamente volgendo al termine...
Perché ho scelto di scrivere questo post? Semplice, volevo condividere con voi alcune riflessioni che ho avuto modo di fare durante queste vacanze.

Sono sicuro che molti di voi già sapranno l'enorme impatto ambientale che ha questo tipo di turismo. Insomma degli Homo sapiens sapiens arrivano, ripuliscono le spiagge da qualsiasi cosa e poi ci costruiscono i loro alberghi, con tutto ciò che questo comporta. La gente maleducata che lascia rifiuti ovunque, le operazioni di dragatura dei fondali, bambini che torturano granchi e altri animaletti mettendoli nei secchi ecc ecc...

Ma sono certo che meno persone sapranno di quale insidia si nasconde sotto i raggi del sole. No, non sto parlando delle scottature derivanti dall'esposizione solare... tutt'altro!
Sto parlando di loro: le creme solari.

Ebbene sì! Le creme solari inquinano! Per alcuni sono certo che questa è una novità, per altri magari la cosa è abbastanza ovvia... però andiamo a vedere insieme perché!

domenica 14 agosto 2016

L'uomo non è solo


Questa cosa vorrei fosse chiara al mondo intero: l’uomo non è solo!
Per troppo tempo ci siamo rinchiusi nel nostro ego, quasi come se fossimo noi l’unica e sola realtà esistente. Ma non è così!
Guardatevi attorno! Non sentite il canto degli uccelli? Non percepite il ronzio delle api? Il profumo dei fiori, la delizia dei frutti che portano?
Tutto questo NON è per noi, ma è INSIEME a noi. Noi facciamo parte di tutto questo e qualcuno o qualcosa ha voluto che fosse così.
Molti chiamano quel qualcosa, quel qualcuno, DIO. Anche io lo chiamo così, perché non so come altro chiamarlo:  a volte lo chiamo Tutto, altre volte lo chiamo semplicemente “natura”...  ma la sostanza non cambia! Chiamatelo pure come volete, non importa. Ma esso esiste ed è in ogni cosa poiché ogni cosa è parte di esso.
Molti uomini hanno smesso di vedere, poiché il loro egoismo li ha resi ciechi ed ora passano la maggior parte della loro esistenza ad inseguire idoli ed illusioni, a tentare in qualche modo di convincersi che possono fare a meno di Dio e delle altre creature; a tentare invano di sconfiggere la morte e la malattia, a voler pretendere di prendere senza dare.
Ma tutto ciò, se ci si pensa bene, è ridicolo ed impedisce in realtà all’uomo di essere ciò che dovrebbe essere, ciò per cui è nato ed esiste.

domenica 17 luglio 2016

Lo scopo della vita



Che cos'è la vita? Qual'è il suo scopo?
Alcune persone dicono che la vita non ha uno scopo, o almeno che la vita ha lo scopo che noi gli diamo. Altri dicono che semplicemente lo scopo della vita è perpetuare sé stessa.
A volte sembra davvero che sia così, che tutto sia solo il frutto di un caso, di una fatalità... sembra che tutto corra in un unica direzione, senza motivo alcuno, all'infuori di quello che noi gli attribuiamo.
A volte sembra che tutto sia destinato a dissolversi, rendendo vano il semplice vivere, o addirittura l'esistenza della vita stessa.

Eppure c'è qualcosa dietro a tutto questo. Io l'ho sentito, l'ho vissuto. Deve esserci dell'altro, non può essere tutto qui!
Non so esattamente cosa sia, ma sento che ciò è reale. A volte è come aver vissuto un intera esistenza senza aver mai vissuto davvero.
Che cosa rende la vita viva? Che cosa gli impedisce di autodistruggersi? Perché se vivere significa soltanto adempiere ai propri bisogni e inseguire i propri capricci... ciò non è forse quello che abbiamo fatto fin ora? Eppure non siamo felici, non ci sentiamo vivi.


sabato 18 giugno 2016

La strage silenziosa



Da qualche tempo mi capita di viaggiare spesso per lavoro. Grazie a questo mi sto rendendo conto di una realtà che forse prima sottovalutavo o ignoravo del tutto.
A volte resto davvero impressionato dalla quantità spropositata di animali che trovo morti sulla strada, giusto l'altra settimana ne ho contati come minimo una decina sui tratti di strada che percorro abitualmente. E questo non è niente, perché ne sto trovando parecchi da quando viaggio così spesso su strada.
In totale in una settimana credo di aver contato due ricci, un paio di merli, un piccione, una faina, un gatto, diversi roditori e qualche talpa.
Una volta mi capitò di vedere addirittura tre animali spiaccicati sulla strada nello stesso giorno a distanza di pochi chilometri.

Ogni volta resto sconcertato e non posso fare a meno di riflettere su questo aspetto.
In questo blog ho parlato altre volte di diverse stragi e scempi compiute nei confronti degli animali, ma credo che nulla possa essere lontanamente paragonato ai numeri delle morti su strada.
Secondo alcune stime ogni anno in Italia morirebbero tra i 10 e i 100 milioni di animali a causa di incidenti stradali. Non so quanto questi dati possano essere realistici (non viene citata la fonte), però comunque sia mi sembra un numero plausibile visto il numero ingente di ritrovamenti soltanto sul tratto di strada che percorro io di solito.
Di sicuro è difficile compiere una stima precisa e accurata, anche perché non tutti i casi sono segnalati.
Ma che importa comunque dei numeri... in ogni caso le morti sono molte. Troppe oserei dire.

venerdì 10 giugno 2016

La ricerca del paradiso non è un sogno romantico.



A volte mi è capitato di ricevere delle critiche riguardo agli argomenti trattati in questo blog.
Secondo alcune persone ciò che scrivo è intriso di emotività, ciò che c'è scritto qui è roba da sognatori romantici. Un qualcosa di utopico e irrealizzabile, lontano dalla realtà.
Forse in parte hanno ragione.
Forse inizialmente mi sono illuso credendo che sarebbe bastato aprire un blog per cambiare il mondo, per cambiare il modo di pensare delle persone.
Sono sempre stato un sognatore, un idealista, una di quelle persone con la testa sempre fra le nuvole. Una di quelle persone che ha sempre pensato che le cose potessero migliorare, che ci ha creduto anche, a volte.

Ma se mi descrivessi semplicemente così, non renderei affatto giustizia al mio essere.
Io non sono solo questo. Nonostante tutto nella mia vita ho sempre cercato di coniugare fra loro queste due cose apparentemente opposte ed inconciliabili: il pragmatismo con l'idealismo.
Mi piace descrivermi come una persona con la testa fra le nuvole, sì, ma mi ritengo anche una persona che fa e ha sempre fatto di tutto per mantenere i piedi ben saldi a terra.

venerdì 22 aprile 2016

Come la cerva anela ai corsi d'acqua...


Come la cerva anela
ai corsi d'acqua,
così l'anima mia anela
a te, o Dio.

L'anima mia ha sete di Dio,
del Dio vivente:
Quando verrò e vedrò
il volto di Dio?

Le lacrime sono il mio pane
giorno e notte,
mentre mi dicono sempre:
"Dov'è il tuo Dio?"

Questo io ricordo
e l'anima mia si strugge:
avanzavo tra la folla,
la precedevo fino alla casa di Dio,
fra canti di gioia e di lode
di una moltitudine in festa.

Perché ti rattristi, anima mia,
perché ti agiti in me?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,
lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

(Salmo 41)


domenica 17 aprile 2016

Sii te stesso e rendi gloria al Tutto.


Quante volte nella nostra vita c'è stato negato il diritto ad essere semplicemente noi stessi.
Fin da bambini ci hanno detto che per vivere bene nella nostra società bisogna comportarsi in un certo modo, che per avere successo nella vita bisogna omologarsi.
A scuola ci hanno sempre insegnato a fare ciò che fanno tutti gli altri e ci hanno sempre sottoposti tutti alle stesse identiche prove, premiando coloro che seguivano meglio gli ordini o assimilavano meglio i concetti esposti.
Crescendo ci è stato detto che senza un pezzo di carta non si va da nessuna parte, e che per essere assunti e lavorare serve avere delle referenze.
Con la scusa che per guadagnarsi il pane bisogna lavorare, ci hanno imposto la dura legge del mercato e del denaro. Ci hanno costretto a correre anche quando noi forse avremmo preferito camminare.
Ci hanno costretto a lavorare oltre quello che riuscivamo a sopportare, ci hanno detto che chi non rende e non ha successo sul lavoro è uno scansafatiche, un fannullone, un perdigiorno...
Poi, come se non bastasse, ci hanno imposto un matrimonio e il concepimento di un figlio. D'altronde per essere un uomo/una donna completi, queste cose servono, giusto?

E allora eccoci qui, ancora una volta a soffrire, senza comprenderne davvero il motivo. Sentiamo come se dentro di noi mancasse qualcosa, qualcosa di davvero importante.
Poi ci guardiamo allo specchio e ci rendiamo conto che effettivamente qualcosa abbiamo tralasciato. Abbiamo tralasciato noi stessi.

Dove diavolo siamo stati per tutto questo tempo? ....


venerdì 11 marzo 2016

La competizione è positiva e indispensabile?


Tempo fa partecipai ad un corso per giovani imprenditori (non chiedetemi cosa ci facessi lì, perché non lo so nemmeno io!) e uno dei concetti fondamentali che fu più volte ribadito fu quello che "la concorrenza è positiva, non è un ostacolo ma una opportunità per migliorarsi".
Ma è davvero così?
La concorrenza è davvero sempre positiva? O sarebbe forse meglio chiedersi: "fino a che punto la competizione è positiva?"
Secondo la filosofia del non-dualismo, non esiste nulla infatti di maligno o benigno fine a se stesso.
L'ideale sarebbe un equilibrio fra i due estremi, ma possiamo davvero dire che questo equilibrio sia presente nella nostra attuale società?

venerdì 22 gennaio 2016

Schiavi della complessità


Ormai non faccio che ripeterlo, l'essere umano è schiavo. Schiavo di molte cose, ingabbiato e intrappolato in un labirinto che sembra senza uscita.
Ma vi è una cosa che ci ha reso schiavi più delle altre... è la gabbia della complessità in cui siamo finiti. Gabbia che ci siamo costruiti da soli, generazione dopo generazione. Una gabbia che ha le sue radici ben piantate nell'idea stessa di "società civile".