sabato 18 giugno 2016

La strage silenziosa



Da qualche tempo mi capita di viaggiare spesso per lavoro. Grazie a questo mi sto rendendo conto di una realtà che forse prima sottovalutavo o ignoravo del tutto.
A volte resto davvero impressionato dalla quantità spropositata di animali che trovo morti sulla strada, giusto l'altra settimana ne ho contati come minimo una decina sui tratti di strada che percorro abitualmente. E questo non è niente, perché ne sto trovando parecchi da quando viaggio così spesso su strada.
In totale in una settimana credo di aver contato due ricci, un paio di merli, un piccione, una faina, un gatto, diversi roditori e qualche talpa.
Una volta mi capitò di vedere addirittura tre animali spiaccicati sulla strada nello stesso giorno a distanza di pochi chilometri.

Ogni volta resto sconcertato e non posso fare a meno di riflettere su questo aspetto.
In questo blog ho parlato altre volte di diverse stragi e scempi compiute nei confronti degli animali, ma credo che nulla possa essere lontanamente paragonato ai numeri delle morti su strada.
Secondo alcune stime ogni anno in Italia morirebbero tra i 10 e i 100 milioni di animali a causa di incidenti stradali. Non so quanto questi dati possano essere realistici (non viene citata la fonte), però comunque sia mi sembra un numero plausibile visto il numero ingente di ritrovamenti soltanto sul tratto di strada che percorro io di solito.
Di sicuro è difficile compiere una stima precisa e accurata, anche perché non tutti i casi sono segnalati.
Ma che importa comunque dei numeri... in ogni caso le morti sono molte. Troppe oserei dire.

venerdì 10 giugno 2016

La ricerca del paradiso non è un sogno romantico.



A volte mi è capitato di ricevere delle critiche riguardo agli argomenti trattati in questo blog.
Secondo alcune persone ciò che scrivo è intriso di emotività, ciò che c'è scritto qui è roba da sognatori romantici. Un qualcosa di utopico e irrealizzabile, lontano dalla realtà.
Forse in parte hanno ragione.
Forse inizialmente mi sono illuso credendo che sarebbe bastato aprire un blog per cambiare il mondo, per cambiare il modo di pensare delle persone.
Sono sempre stato un sognatore, un idealista, una di quelle persone con la testa sempre fra le nuvole. Una di quelle persone che ha sempre pensato che le cose potessero migliorare, che ci ha creduto anche, a volte.

Ma se mi descrivessi semplicemente così, non renderei affatto giustizia al mio essere.
Io non sono solo questo. Nonostante tutto nella mia vita ho sempre cercato di coniugare fra loro queste due cose apparentemente opposte ed inconciliabili: il pragmatismo con l'idealismo.
Mi piace descrivermi come una persona con la testa fra le nuvole, sì, ma mi ritengo anche una persona che fa e ha sempre fatto di tutto per mantenere i piedi ben saldi a terra.